Consiglio Generale Siulp polizia di stato. Il segretario Nazionale Felice Romano illustra le problematiche generali e del territorio.
ROBERTO CECERE DELLA CISL: «PRIMO SEGNALE CONTRO LA CRIMINALITA’ ISOLARE I SOGGETTI MALAVITOSI»
Si è tenuta nelle scorse ore presso il Circolo Cittadino “Sante Palumbo” di Latina l’assemblea generale della segreteria provinciale del S.I.U.L.P., il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia. Presenti il segretario nazionale Felice Romano, il segretario provinciale Luigi Izzo, il segretario della Cisl di Latina Roberto Cecere e il questore Fausto Vinci. Ampio il dibatto in merito a tutte le questioni inerenti alla sicurezza del nostro territorio, a partire da alcune criticità che persistono da tempo come, ad esempio, la carenza d’organico. Durante l‘incontro, poi, il segretario nazionale si è soffermato sulle applicazioni contrattuali, dagli straordinari alle indennità, mentre quello provinciale sulla mancanza di personale, di mezzi e, infine, sulla necessità di rafforzare la pianta organica per contrastare al meglio il livello delinquenziale del territorio pontino. Nel suo intervento il questore pontino Fausto Vinci si è detto favorevole a rimpinguare quest’ultima, ma soprattutto ha annunciato che il commissariato di polizia di Aprilia aprirà entro fine giugno, anche se l’inaugurazione ufficiale è prevista per il 7 luglio. Nella cittadina pontina, di conseguenza, arriveranno 35 nuove unità per rafforzare quella che rappresenta una vera e propria linea di frontiera, dove il Comune è stato recentemente sciolto
per mafia ma in cui si continua a sparare quasi quotidianamente, in un territorio sotto assedio delle bande criminali e che per questo necessita di un deciso intervento delle forze dell’ordine. Nel suo discorso il segretario generale della Cisl di Latina ha fatto richiamo al tema delle regole,
della legalità, e a tutte le attività che svolge la confederazione per salvaguardare il territorio, invitando la collettività ad una rottura nei confronti di soggetti malavitosi, che devono essere emarginati dal tessuto collettivo e sociale. «Questa è una cosa che possono fare tutti i cittadini –
ha spiegato Roberto Cecere -, al di là delle condanne che arriveranno al termine dei processi. Il primo segnale di rottura che bisogna mettere in atto in una comunità civile è quello di isolare questi elementi legati al mondo criminale. Anche per questo, a breve, organizzeremo dei momenti per diffondere la legalità e soprattutto fare squadra tra forze dell’ordine, istituzioni, parti sociali e cittadini, che tutti insieme possono fare molto per estirpare il germe della malavita».


