Lo sport tenta di ripartire, ma sono tanti gli interrogativi

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Palestre e piscine aperte, mentre tra i professionisti si ricomincerà seguendo le linee guida

Dopo tre mesi di stop forzato il mondo dello sport prova a ripartire con la consapevolezza che dovrà convivere per molto tempo con la presenza del covid-19. Certo, si naviga ancora a vista e le decisioni si prendono di settimana in settimana tenendo conto del trend dei contagi. Nei giorni scorsi hanno riaperto i battenti molte piscine e palestre, con le dovute precauzioni, dando l’opportunità all’utenza di accedervi, seppur in numero limitato; un altro passo, si spera, verso il ritorno alla normalità.
Per ciò che riguarda lo sport professionistico, invece, ogni federazione ha deciso autonomamente come comportarsi (con differenze evidenti anche a livello europeo). Nel mondo del basket è stato confermato lo stop dei campionati e, nei giorni scorsi, si è deciso di fermare anche l’Eurolega. Conta di ripartire l’NBA, ma siamo dall’altra parte del globo. Il calcio professionistico in Italia sta cercando in tutti modi di ripartire e conta di farlo intorno a metà giugno, mentre non riprenderà il mondo dei dilettanti (lo Stato italiano non si è certo dannato l’anima per evitare questo triste epilogo); in Europa, tra i maggiori campionati, la Germania è stata la prima nazione ad avere il “coraggio” di fare da apripista visto che si giocano gare ufficiali già da metà maggio. Un po’ a sorpresa, vista la situazione attuale dei contagi, sono intenzionati a fare la stessa cosa in Spagna ed Inghilterra nel giro di qualche settimana. Confermata la sospensione dei tornei, invece, in Francia ed Olanda. Ciclismo, tennis, atletica e Formula 1 intendono ripartire tra luglio ed agosto, mentre il mondo del volley sta da tempo programmando la prossima stagione. Pertanto, tra gli sport più seguiti, ogni federazione ha deciso in autonomia, non solo in base alle proprie esigenze, ma soprattutto tenendo conto del diverso giro di affari che muove ogni disciplina (il fatto che il calcio ha evidentemente un “peso” economico ed un seguito diverso rispetto ad altri sport non è un dettaglio).
Tanta confusione, tante polemiche, tanti interrogativi…a distanza di mesi lo sport (e chi lo pratica) tornerà ad essere quello di prima?

Articolo a cura di Diego Rocci

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