Enel distribuzione: sciopero di massa per la rivendicazione del diritto al lavoro.

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Nella giornata di ieri si è svolto uno sciopero a carattere nazionale che ha visto scendere in campo l’oltre l’80% dei lavoratori di E-distribuzione; società del colosso Enel.

I motivi che hanno portato a tale scelta ricadono su tre punti guida che si pongono alla base della protesta: terzializzazioni, esternalizzazioni ed appalti.

E-distribuzione, un tempo nota per la sua autonomia in fatto di gestione del lavoro, ad oggi manifesta un progressivo abbandono delle proprie attività a favore di una crescente organizzazione esterna delle stesse. A pagare le conseguenze di questa scelta, però, sono gli stessi dipendenti che per anni hanno partecipato attivamente alla crescita dell’azienda sotto ogni suo aspetto.

Inoltre, il riassetto dell’intero setting organizzativo annunciato da e-distribuzione lascia perplessi anche i sindacati di categoria i quali, non vedendo accolte le loro proposte di dialogo, intravedono sotto questa scelta:

-Tagli a discapito dei lavoratori

-Peggioramento della qualità del lavoro

-Perdita della qualità del servizio elettrico

-Probabile abbassamento dei livelli di sicurezza

Si sottolinea come le richieste delle osservanze sindacali non si indirizzano verso una dimensione economica, ma, bensì, qualitativa del lavoro; volta a salvaguardare i servizi offerti alla comunità, le competenze e le professionalità interne che dovrebbero essere riconosciute piuttosto che svalorizzate. 

In ultimo, è bene rimarcare come l’attacamento all’azienda da parte dei lavoratori si sia manifestato anche in una situazione di difficoltà sanitaria come quella che si sta vivendo, attraverso la continuità del servizio elettrico.

Seppur la scesa in campo di sindacati e dipendenti sia stata obbligata rimane ancora aperta la strada del dialogo.

Articolo a cura di Ilaria Genovesi

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