Comitato per il Decoro di Viale Don Morosini presenta esposto, corredato da notevole numero di firme, in Procura
In questi giorni, a ridosso delle festività e dei loro festeggiamenti più o meno istituzionali, il Comitato per il decoro di Viale Don Morosini, che da anni si spende per la soluzione dei problemi connessi ai senza tetto che occupano abusivamente le piazzole del Viale, ha inoltrato un esposto alla
Procura della Repubblica di Latina e agli organi competenti in materia. L’esposto che ha raccolto l’adesione e le firme di numerosi cittadini fa seguito alle tante e
infruttuose richieste, rivolte negli anni agli organi competenti, per la ricerca di soluzioni alle criticità derivanti dalla presenza, nel quartiere, di numerosi “ospiti” di varie etnie, che, in spregio delle minime regole di igiene e decoro, hanno, di fatto, preso in ostaggio il quartiere e che vi vive o lavora.
La percezione di insicurezza e di pericolo risulta avvertita in modo crescente dai cittadini di quello che un tempo era considerato un quartiere centrale di élite che, nell’uscire di casa, devono spesso confrontarsi con scene di totale degrado che comprendono espletazione di bisogni fisiologici all’aperto, presunto spaccio di droghe, urla e schiamazzi in ore sia diurne che notturne. Il tutto avviene negli spazi verdi delle piazzole del Viale ove un tempo sedevano anziani e giocavano bambini, occupati in maniera ormai permanente da desolanti bivacchi, formati da cumuli di coperte, resti di mobili e materassi maleodoranti nonché avanzi quotidiani di bottiglie e rimasugli di cibo che qualcuno, per falso buonismo, non fa mancare ai “campeggiatori abusivi”.
Anche gli androni e le scale interne dei palazzi della zona vengono spesso usati come rifugio notturno impedendo agli abitanti di uscire sui pianerottoli dei loro appartamenti, con chiaro disagio e senso di insicurezza. Il degrado ha inoltre comportato una perdita reale di valore delle case e dei
negozi, spesso acquistati con sacrifici, e non più rivendibili se non a prezzi notevolmente inferiori. Una speranza si era accesa il 31 ottobre u.s. quando rappresentanti del Comitato erano stati ricevuti dal Sindaco Celentano e da alcuni assessori competenti presso il Comune di Latina con tanto di foto
celebrativa. In quella data il Sindaco aveva preso un ben preciso impegno in particolare per la videosorveglianza, la rimozione dei resti delle panchine su cui i senza tetto costruiscono i loro accampamenti e una complessiva bonifica ambientale della zona da iniziarsi entro i primi di
dicembre. Nulla si è visto se non quello che gli abitanti hanno definito un cerchietto (come quelli che si usano
per i capelli) molto grazioso che, al calar del buio, illumina e incornicia l’ingresso dell’accampamento.
Per tutto ciò il Comitato chiede, attraverso l’esposto inoltrato in Procura, di disporre ogni accertamento utile ai fini di eventuali procedimenti a carico di chi ha il dovere istituzionale di prendere provvedimenti a tutela del decoro della zona, dell’igiene e della sicurezza sociale dei suoi cittadini.





