Metal a tutto volume con i Second By Default!

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Ho incontrato Andrea il cantante dei Second By Default, una band Hardcore/Metal romana e abbiamo parlato del loro nuovo EP Nebraska e dei loro prossimi progetti.

-Com’è nata la vostra band e chi sono i componenti?

La band è nata da un’idea comune che avevamo da un po’ di anni dato che già ci conoscevamo tutti, solo che per impegni lavorativi o altre cose non eravamo mai riusciti a formarla. I componenti sono: io (Andrea de Luca) alla voce, Simone Tempesta alla batteria, Daniele Marrocco al basso e Matteo Mastrelli alla chitarra.

-Come mai la scelta di chiamarvi Second By Default?

Questa è la domanda più difficile! Abbiamo fatto una riflessione sulle persone che sono nate negli anni ’90 come noi, un pochino limitate per quello che ci è stato lasciato. Poche opportunità di lavoro ed anche molti problemi nella vita quotidiana, così abbiamo deciso di abbracciare questa nostra posizione e chiamarci ‘I secondi a prescindere’ in modo che poi tutte le vittorie siano qualcosa di guadagnato.

-Come tutte le band avrete sicuramente qualcuno a cui vi ispirate. Chi sono i vostri ‘modelli’ da seguire nella scena musicale moderna?

Abbiamo tutti un background diverso anche se,bene o male, veniamo tutti dal metal/death metal. Io personalmente vengo dal trash metal e dal punk hardcore però ci rifacciamo molto a gruppi come i Parkway Drive, The Ghost Inside, Architects, Bleed from Within.

-Parlando della musica al giorno d’oggi, secondo voi, quanto è difficile per una band emergente farsi conoscere?

Partiamo dal fatto che se decidi di creare una band non lo devi fare per farti conoscere o per diventare famoso perché è una missione pressappoco impossibile. L’unico modo che ha un gruppo musicale per farsi conoscere è far girare il nome e, prima di tutto, deve essere qualitativamente buono a livello musicale. Puntiamo molto sul contatto con le persone, giriamo tanto per le serate anche quando non suoniamo noi, conosciamo gente, proponiamo il nostro progetto, creiamo dei legami soprattutto con chi frequenta la scena.

-So che sta per uscire il vostro primo album “Nebraska”. Che genere vi sentite di attribuirgli?

E’ un po’ particolare, possiamo chiamarlo metalcore, però ovviamente come ho detto prima veniamo tutti da background differenti quindi c’è lo zampino di ognuno di noi e di ogni genere che ci piace.

-I testi delle canzoni li avete scritti insieme o scrivete le cose separatamente?

Collaboriamo a 360 gradi l’uno con l’altro, nel senso che prevalentemente i testi li scrivo io però all’interno dell’EP ci sarà un brano che è stato scritto da Matteo il chitarrista. Per la parte musicale è Matteo la mente che pensa ai riff, alle linee melodiche e poi, ovviamente, in sala prove si arrangia tutti insieme.

-Questo primo progetto è stato autoprodotto o siete con qualche etichetta discografica?

Autoprodotto, come tutti i progetti che abbiamo mai avuto.

-E avete intenzione di affidarvi a qualche etichetta?

Fortunatamente siamo nell’era di Spotify quindi caricheremo questo progetto lí e inizieremo a far girare il materiale per cercare di farci conoscere e magari anche di contattare o farci contattare da qualche etichetta.

-La prima traccia del vostro disco si chiama ‘Avista’ e, avendolo ascoltato in anteprima, è stata quella che mi ha colpito di più, di che cosa parla?

‘Avista’ forse è la canzone più personale che ho scritto. E’ un termine che viene utilizzato nell’ambito teatrale e spiega quando i cambi di scena vengono fatti a palco aperto, ossia, quando la scena si modifica anche alla vista del pubblico. Visto che io lavoravo sul palcoscenico, è il simbolo del nostro percorso come persone e come musicisti perché abbiamo fatto sempre tutto in maniera molto esplicita e limpida, quindi vogliamo inserirlo in quello che facciamo e non avere nessun rimorso o rimpianto, tutto alla luce del sole.

-Cosa c’è da aspettarsi da voi nei prossimi mesi? So che avete organizzato dei live e verrete anche a Latina…

Si, momentaneamente stiamo collaborando su vari fronti con molte band, organizzazioni e collettivi, infatti come abbiamo detto prima il rapporto umano è molto importante. Stiamo collaborando con i The Morning is For Sleeping di Latina ed i Tracers di Frosinone e con loro abbiamo organizzato quattro date spostandoci tra le nostre città per fare un mini tour ed anche un test, cosí magari potremmo portare questo tipo di cosa fuori dalla regione più avanti. Inoltre lavoriamo con un collettivo di Roma che si chiama Till Death Hardcore che sono tutti ragazzi della nostra età più o meno, quindi nati fine anni ’80 inizio ’90 ma anche più piccoli. E’ tutto incentrato sulla positività e sulla collettività, sul lavorare insieme e sul mantenere vivo qualcosa che ci piace veramente e una nostra passione è farlo insieme. Per finire ci tengo a dire che il 2 ottobre è uscito il video di ‘Avista’ su youtube sul canale hardcore worldwide.

-Siamo nell’era dei social media immagino che possiamo trovare delle pagine social su cui raccontate le vostre attività…

Abbiamo una pagina Facebook che è “Second By Default” e una Instagram “secondbydefault_rm”, lí faremo tutti gli update sui live e sui nostri progetti.

-Avete sogni nel cassetto? Come vi vedete fra qualche anno?

Fra qualche anno prima di tutto ci vediamo ancora insieme perché siamo amici da una vita quindi cercheremo di mantenere questo rapporto anche a livello musicale e speriamo di poter continuare a conoscere gente, collaborare, girare e sfruttare al massimo questa nostra passione.

Articolo a cura di Martina Nardoni

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