Toscana: gatto ucciso da un raro virus dei pipistrelli

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È successo ad Arezzo, dove un gatto, dopo aver morso la sua padrona, è morto ed è risultato positivo al Lyssavirus, un raro virus diverso dalla rabbia e riscontrato solo una volta al mondo, nei pipistrelli.

La Regione Toscana ha recentemente comunicato che il Ministero della Salute ha deciso di costituire un gruppo tecnico scientifico per approfondire il caso. Prima di questa vicenda infatti, spiega la nota della Regione, il Lyssavirus era stato rinvenuto solo una volta, a livello mondiale, in un pipistrello del Caucaso nel 2002. Attualmente, si legge ancora, secondo il Ministero non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo, ma a titolo precauzionale le persone che sono state a contatto con il gatto sono state sottoposte a profilassi.

Intanto il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha deciso di emettere due ordinanze in via cautelativa a tutela della salute pubblica al fine del contenimento di una possibile infezione. Sono così stati sequestrati gli altri animali di proprietà della donna (un cane, un altro gatto e tre gattini lattanti), ed è stato imposto ai cittadini della zona l’utilizzo obbligatorio del guinzaglio per tutti i cani, anche se muniti di museruola, fino al 27 agosto. Chiaramente, chiunque riscontrasse nei propri animali domestici, cani o gatti che siano, sintomi che possano far sospettare l’inizio della malattia – come ad esempio cambiamento d’indole, tendenza a mordere, manifestazioni di paralisi – dovranno immediatamente rivolgersi all’Autorità Comunale.

Articolo a cura di Fabrizio Scarfò

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