Entriamo nell’inverno: il giorno del solstizio

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Oggi 21/12/2020 alle ore 11:02, mentre qui si bubbola dal freddo,qualcuno in Botswana si ustiona col Sole proprio a picco sulla testa. In questo istante infatti il Sole sta lambendo il tropico del capricorno, solstizio di dicembre, che per fare un po’ di confusione per noi europei è il solstizio d’inverno, mentre per gli amici africani, sudamericani ed australiani è quello d’estate.

Da noi è la notte più lunga, circa 15 ore, e quindi il giorno più corto, solo 9 ore di luce. Non è però né il giorno in cui il Sole sorge più tardi, né quello in cui tramonta prima, né tanto meno il giorno in cui la Terra è più lontana/vicina dal Sole – giusto per sfatare un po’ di miti. È comunque il giorno in cui il Sole sta per meno ore nei nostri cieli, è il giorno in cui a mezzogiorno il Sole sarà comunque bassissimo sull’orizzonte: uscite a quell’ora di casa e controllate con i vostri stessi occhi dove si trova il Sole.Sembrerà quasi stia avviandosi a tramontare ma sono le 12. In Estate il Sole ce l’abbiamo a quell’altezza il pomeriggio alle 18 (ora legale)! È infine il giorno in cui il Sole sorge e tramonta più a sud di tutti gli altri giorni dell’anno: esatto il Sole non sorge sempre ad est e né tramonta sempre ad ovest.

Toccato il fondo il Sole risorgerà domani un pochino più forte, il giorno dopo ancora meglio e così via giorno dopo giorno la nostra cara stella si riprenderà lo spazio che merita nei nostri cieli. Le giornate iniziano ad allungarsi, dapprima molto lentamente, per poi accelerare sempre di più in primavera: “A Natale un passo di gallo, a Capodanno un passo di cane, alla Befana un passo di strega”. Ecco, quindi, perché i popoli antichi festeggiavano con tanta attenzione questa giornata: è passata la notte più buia, si torna alla luce! Il Sole ha sconfitto le tenebre e risorge mai sconfitto (invitto) a darci calore, energia, luce e speranza! Festeggiamo il Sole vincitore: dies Natalis Solis Invicti! 

Una festa così sentita ed importante non poteva morire ed essere cancellata facilmente. Ecco quindi che, con l’avvento del cristianesimo, si decise di trasformarla e riadattarla al nuovo culto: nasce il Natale cristiano. La data in sé non è importante (Gesù è nato proprio il 25/12?) quanto i significati di queste giornate. Significati che si ritrovano comuni a molte tradizioni e culti sparsi in tutto il mondo. Significati che, simbologie a parte, da decine di millenni ci tramandiamo, continuando ad osservare il moto eterno del Sole e delle stelle.

Cieli sereni e stellati!

Articolo a cura di Andrea Alimenti

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