5 canzoni pop-punk più tristi di sempre

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L’estate è alle porte, ma non c’è davvero molto da festeggiare, vero? Il Covid-19 ci costringe ancora a stare distanti perdendo tutto quel sole glorioso con i nostri amici. In poche parole, una playlist di allegri brani pop-punk non è sufficiente per il momento, ma ciò non significa che dovremmo ignorare completamente il genere. Quindi ho creato un elenco delle canzoni più tristi che siano mai uscite con tre accordi e alcune voci lamentose, perché questo ti fa sempre sentire meglio quando sei giù, non è vero?

Ora, munisciti di fazzoletti e continua a leggere!

1) New Found Glory – Sonny

Un ritmo lento e cupo nel brano Sonny dei New Found Glory, Sticks & Stones è stato scritto dopo la morte del nonno del frontman Jordan Pundik. “Una sedia vuota a tutti i tavoli” descrive nel ritornello prima di aggiungere: “Ci vedremo quando tutti i miei giorni si esauriranno / Per ora ci saluteremo, ora non è l’ultima volta / Ho perso la parte migliore della mia giornata, ma è megliodove tu stai andando comunque.” Le parole di Jordan sono strazianti e orribilmente riconoscibili, rendendola una canzone che ha aiutato molti fan di New FoundGlory a elaborare la morte di una persona cara.

2) All Time Low – Remembering Sunday

Il brano Remembering Sunday è stato scritto durante un viaggio in aereo verso casa dopo che il frontman degli All Time Low, Alex Gaskarth, ha fatto visita a una ragazza e le cose non sono andate proprio come aveva programmato. In esso, racconta la storia di un ragazzo (lui) che è così innamorato di una donna che vuole chiederle di sposarlo. Ma in quella che è essenzialmente la risposta pop-punk a The Notebook, va a casa sua per dichiararle il suo amore, solo che vicini che gli dicono che si è trasferita.

“Strano come ha piovuto tutto il giorno / Non ci ho pensato molto allora, ma sta iniziando ad avere un senso’, canta dopo la sua sconvolgente realizzazione. ‘Oh, ora posso vedere che tutte queste nuvole mi stanno seguendo nel mio disperato tentativo di trovare chiunque, chiunque lei sia.”

3) A Day To Remember – If It Means A Lot To You

Quando gli A Day To Remember non sono presi in qualche musical breadowns scrivono canzoni molto emotive come questa del terzo album Homesick. Inizia con il frontman Jeremy McKinnon che racconta la storia di un amore che sta lottando, a causa della vita on the road “Se puoi aspettare’ fino a quando torno a casa, allora ti giuro, che possiamo farcela”, e troviamo Sierra Kusterbeck dei VersaEmerge, che interpreta laparte del suo partner turbato. “Sai che non puoi darmi ciò di cui ho bisogno” minaccia. “E anche se tu significhi così tanto per me, non vedo l’ora che tutto accada”. “Sta succedendo davvero?” Grida Jeremy mentre i tamburi si accumulano. “Giuro che non sarò mai più felice e non dirmi che possiamo essere solo amici, non sono un ragazzo che puoi prendere in giro, sapevamo che prima o poi sarebbe successo.”Completa il tutto con la serie di “la lala” più belli di qualsiasi canzone che tu abbia mai ascoltato e in pratica hai una moderna rivisitazione di Romeo e Giulietta.

4) Neck Deep – 19 Seventy Sumthin’

Questa traccia di Peace And The Panic è stata scritta dopo la morte del padre del frontman dei Neck Deep, Ben Barlow, e lo vede raccontare la bellissima storia dell’incontro dei suoi genitori, dell’innamoramento e della creazione di una famiglia insieme. Ma come sappiamo, non è una storia con un lieto fine, e Ben interpreta coraggiosamente l’intera narrazione nel modo più concreto possibile. “Niente poteva salvarlo dall’ambulanza quel giorno, è andato via, l’attacco di cuore è stato acuto, non ha sentito alcun dolore”, canta del giorno in cui è morto suo padre. ‘Se lo vedessi ora cosa diresti? <<Ti amo e mi manchi, ti devo tutto>>”.

È crudo, onesto e così incredibilmente triste. Soprattutto quando Ben si rivolge alle parole di sua madre, cantando: “Oh madre, madre per favore non piangere, perché sai che manca anche a me, non gli ho nemmeno detto addio”.

5) Mayday Parade – Miserable At Best

Dall’album A Lesson In Romantics, Miserable At Best era davvero una canzone per i veri emo kids. Consegnata tramite un malinconico suono di pianoforte e una bellissima doppia voce per gentile concessione dell’ex cantante dei Mayday Parade Jason Lancaster e dell’attuale cantante Derek Sanders, è cantato dalla prospettiva di un ragazzo che si è innamorato di una ragazza che è innamorata di qualcun altro (“Non fingiamo come se fossi solo stanotte / so che è lì …”). I suoi sentimenti per lei sono riassunti al meglio in quella che è, forse, la lirica pop-punk più sdolcinata (ma più adorabile) mai scritta.

‘Posso vivere senza di te, ma senza di te sarò infelice nella migliore delle ipotesi’

Articolo a cura di Martina Nardoni

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