Roberta Palopoli:”TRE PER UNA, I crimini di Stuart Newell”

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Questo romanzo è nato per caso, ho immaginato un personaggio che potesse sempre trovare una via d’uscita”

Inizia così la chiacchierata con Roberta Palopoli autrice del Romanzo “TRE PER UNA, I crimini di Stuart Newell”A tal proposito spiega:“Spero che i lettori comprendano la leggerezza e l’onestà del personaggio, che possano intravedere nella stranezza della storia non solo la particolarità della sua personalità ma la capacità di sognare, agire e affrontare sempre ogni cosa senza paura. Nonostante il “mestiere” che svolge”.

Tre per una. I crimini di Stuart Newell è un romanzo articolato che ci avvicina alla mente criminale di chi considera la sua vita ostaggio del delitto…Cosa possiamo svelare ai nostri lettori in merito?
Non ho voluto sottolineare troppo la criminalità del protagonista, anche se è sempre presente, ma più come contorno alle inaspettate vicissitudini di vita che si trova ad affrontare. A momenti riesce ad essere simpatico, mostra un lato sentimentale. La sua follia sembra essere in linea, costringe il lettore ad accettare un livello differente, una prospettiva in cui si incarnano i panni di Stuart.

Cito testualmente: “Questo romanzo è nato per caso, ho immaginato un personaggio che potesse sempre trovare una via d’uscita.” E Roberta l’ha trovata la sua via dì fuga?
In parte l’ho trovata, ma sto ancora lavorando sodo per incamminarmi sul sentiero perfetto per me. Il mio personaggio la fa franca, io non lo so ancora, la vita reale ci costringe a responsabilità a momenti eccessive.

Facciamo un passo indietro. Sì ricorda quando la sua passione per la scrittura ha fatto capolino?
Circa 9 anni fa, davvero per caso. Mi venne in mente una storia, nata spontaneamente dal racconto personale di una donna che conoscevo. Mi colpì talmente che iniziai a scriverla. Tempo dopo, la spedii a qualche casa editrice. Così nacque il mio primo romanzo, Mater Dolcissima, pubblicato nel 2018. Subito dopo, ho immaginato la storia di Stuart.

Prima di salutarci le chiedo: “Perché la sua innata necessità di totale indipendenza è così forte?
Ho una mente veloce, adoro osservare ogni dettaglio, ho sete di capire, conoscere e quindi il mondo attuale non soddisfa, il più delle volte, le mie necessità. La quasi totale assenza di cultura che dilaga in questo periodo storico mi allontana molto da certi ambienti. La somma di queste situazioni stimola ancor più la mia eterna volontà di poter decidere, scegliere, agire senza essere manipolata. In nome di questo, ho rinunciato più di una volta all’amicizia, e anche all’amore. Fedeltà a me stessa innanzitutto. E a mio figlio, ovviamente, nella libertà di espressione individuale

Intervista a cura di Rosa Spampanato

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