Natale e Capodanno: si va verso il lockdown nazionale
Nuovo dietrofront del Governo, che valuta adesso di rendere tutta Italia zona rossa o arancione durante le feste
È sempre più probabile un lockdown nazionale nei giorni festivi e prefestivi nel periodo che va da Natale all’Epifania. È quanto emerge dal vertice di Palazzo Chigi, al quale hanno preso parte il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione di maggioranza, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e alcuni esponenti del Cts. Tutta l’Italia dunque potrebbe diventare zona rossa o arancione nei giorni festivi e prefestivi: 24-27 dicembre, 31 dicembre-3 gennaio, 5-6 gennaio. Al vaglio anche l’ipotesi di renderlo esecutivo già per il prossimo weekend, quello del 19-20 dicembre, considerato ad alto rischio per i movimenti programmati da milioni di italiani.
Ipotesi Italia zona arancione – Non è ancora esclusa, però, la possibilità di decretare zona arancione il Paese, lasciando dunque aperti i negozi. Questo comporterebbe anche l’estensione del divieto di uscita dal proprio comune e, quindi, la possibilità di muoversi all’interno del proprio Comune, compresa la chiusura totale di ristoranti e bar.
Ipotesi Italia zona rossa – Se invece verrà decretata zona rossa saranno vietati i movimenti non essenziali fuori dalla propria abitazione. Una sorta di lockdown generalizzato con la chiusura dei negozi e il divieto di spostamenti non essenziali fuori dalla propria abitazione.
Secondo il Comitato tecnico scientifico servono misure rigide, estese a livello nazionale, per evitare che le vacanze di Natale si trasformino nella premessa di una terza ondata tra gennaio e febbraio. Gli scienziati avrebbero ripetuto la contrarietà ad allentare le restrizioni, in particolare gli spostamenti tra Comuni, sottolineando invece la necessità di stringere le maglie nei giorni più a rischio delle ferie natalizie, specie dopo le immagini degli assembramenti di ieri nelle vie dello shopping in moltissime città. Il concetto è stato ribadito al Governo nella riunione con il premier Conte e i capigruppo: non è escluso quindi che nei prossimi giorni possa essere emesso un nuovo Dpcm che sostituisca l’attuale.
Articolo a cura di Fabrizio Scarfò