“Vaccino? No, chissà cosa c’è dentro.”
Il grafico lorenzographics_ ha realizzato queste provocatorie illustrazioni in favore di una campagna provocatoria per chi ha ancora dubbi sul vaccinarsi contro il Covid.
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Il vaccino contro il coronavirus prodotto dalla nota casa farmaceutica Pfizer-BioNTech è disponibile in Italia, e in diversi altri paesi europei, a partire dallo scorso 27 dicembre – il V Day scelto come data simbolica in tutto il Vecchio Continente come primo giorno di vaccinazione – per la somministrazione al personale sanitario e agli ospiti delle case di cura nelle loro varie forme.
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Il vaccino è considerato una risorsa essenziale per fermare la pandemia, eppure tra chi potrebbe già ricevere il vaccino alcuni hanno scelto di non vaccinarsi o di attendere, sollevando dubbi e perplessità sulla sua utilità o sulla sua sicurezza. Parte di questo scetticismo può derivare da una scarsa conoscenza sul funzionamento del vaccino o sui metodi utilizzati per verificarne sia la sicurezza che l’efficacia.
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In altri casi lo scetticismo può dipendere da una diffidenza più generalizzata nei confronti dei vaccini, in parte comprensibile e che in questi anni si è rafforzata tra le campagne dei cosiddetti “no vax” e quelle in senso opposto di chi invece incoraggia l’importanza delle vaccinazioni, in alcuni casi con toni forti o sprezzanti nei confronti di chi invece preferisce non vaccinarsi.
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Lo sviluppo e il test di un vaccino richiedono anni di lavoro ma nel caso di quello Pfizer-BioNTech ci sono voluti circa 10 mesi: tempi così celeri sono stati resi possibili dall’impiego di una tecnica nuova che permette di accorciare i tempi di sviluppo, e grazie alla possibilità fornita dalle autorità di controllo di effettuare i test clinici preliminari in parallelo, risparmiando quindi molto tempo e garantendo al tempo stesso la sicurezza dei partecipanti.
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Articolo a cura di Rosario Cassaniti