Lavoro: sabato 26 giugno Cgil, Cisl e Uil manifesteranno a Firenze, Bari e Torino
Sbarra: «Vogliamo mettere al centro il lavoro stabile, gli investimenti e le riforme». Cecere: «La Cisl di Latina sarà in piazza nel capoluogo toscano con una folta delegazione»
«Abbiamo deciso di intensificare la fase di mobilitazione unitaria sui temi del lavoro e della sua sicurezza, sollecitando i necessari cambiamenti al Decreto Sostegni Bis. Il 26 giugno faremo tre grandi manifestazioni a Torino, Firenze, Bari ed andremo avanti fino a quando non raggiungeremo i nostri obiettivi e sulla base delle priorità indicate nella nostra piattaforma unitaria». Con queste parole il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha annunciato l’evento che si terrà il 26 giugno 2021 nelle piazze di alcune città italiane, congiuntamente con Cgil e Uil. «Noi stimiamo molto il Presidente Draghi, con il quale abbiamo siglato tre accordi importanti di concertazione nelle scorse settimane. Questo è il metodo giusto che bisogna praticare, con coerenza e rispetto per il ruolo delle parti sociali, non le scelte unilaterali e sbagliate del decreto sostegni. Sia chiaro: noi non faremo sconti a nessun Governo, come abbiamo sempre fatto nella nostra lunga storia. Per la Cisl conta solo il merito ed i risultati concreti» ha aggiunto Sbarra.
Lo slogan “Ripartiamo, insieme. Con il Lavoro, la coesione e la giustizia sociale per l’Italia di domani”accompagnerà le tre sigle sindacali che occuperanno Piazza della Libertà di Bari, Piazza Castello di Torino e Piazza Santa Croce di Firenze: sarà presso quest’ultima che la Cisl di Latina si unirà alla manifestazione con una folta delegazione. Proroga del blocco licenziamenti, ammortizzatori sociali, investimenti, pensioni, sanità, occupazione di donne e giovani, fisco, scuola, rinnovi contrattuali e salute e sicurezza; sono questi i temi rispetto i quali il Cgil, Cisl e Uil vogliono cambiare le carte in tavola, come sottolineato anche dal Segretario Generale della Cisl di Latina, Roberto Cecere: «Il mondo del lavoro ha bisogno della massima coesione sociale e condivisione per affrontare con equità, giustizia e solidarietà la difficile fase di ricostruzione economica. Bisogna concentrarsi sulle vere priorità del Paese e, come sottolineato dal Segretario nazionale, mettere al centro il lavoro stabile, gli investimenti e le riforme». Cecere ha poi concluso: «Scenderemo in piazza a Firenze per far sì che diventi possibile costruire quelle nuove competenze e professionalità che il mercato del lavoro reclama. Dopo la fase più complicata della pandemia è necessario far ripartire il Paese».
Articolo a cura di Fabrizio Scarfò