Sport e istituzioni, un matrimonio complicato!

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Le società sportive di Latina, sovente costrette all’esilio in altri impianti, hanno più volte denunciato una scarsa considerazione da parte dell’amministrazione comunale

Negli ultimi due decenni c’è sempre stato un rapporto controverso a Latina tra le istituzioni e lo sport: in particolare le società di volley, calcio a 5 e pallanuoto hanno spesso messo in risalto la scarsa considerazione ricevuta nei loro confronti da parte dell’amministrazione comunale. Quest’ultima, a causa della mancanza di fondi o della presenza di cavilli burocratici, a più riprese non ha concesso l’agibilità del Palabianchini, “teatro” degli eventi sportivi in città: le società coinvolte hanno più volte denunciato il protrarsi di una situazione che spesso ha tarpato loro le ali costringendole ad emigrare altrove. 

Ad esempio la pallanuoto a Latina, dopo una scalata partita dalle serie minori, ha vissuto annate di rilievo in serie A1 dal 2008 al 2011; il lungimirante presidente Damiani nel tempo è riuscito ad allestire una squadra di livello in grado di competere nella massima serie. La Latina Pallanuoto, giocando nella piscina scoperta adiacente al Palabianchini, ha partecipato a tre campionati in serie A1 e raggiunto il momento più alto della sua storia centrando il traguardo dei play off scudetto (eliminazione avvenuta per mano della corazzata Pro Recco che domina la scena in Italia da oltre un decennio). Nella stagione successiva la società fu, però, costretta a vendere il titolo (non potendo, tra le altre cose, continuare a disputare gli incontri nell’impianto scoperto), ripartire dalla serie B ed emigrare successivamente ad Anzio. Pochi mesi fa l’inevitabile cambio di denominazione in Anzio Pallanuoto con la squadra che oggi disputa il campionato di serie A2 e la società che punta forte sul settore giovanile.

Il Latina calcio a 5 del presidente La Starza è certamente un’altra realtà dello sport pontino che ha dovuto fare i conti con situazioni simili. La società nerazzurra disputa il campionato nella massima serie ormai da 6 stagioni: partita dalla serie D nel 2001, nel tempo ha saputo sempre reinventarsi ed alzare l’asticella fino a raggiungere la stabilità di questi anni, nonostante in passato spesso ha dovuto disputare le gare ufficiali a Roma o effettuare gli allenamenti settimanali fuori sede (Pontinia), il tutto sempre a causa dell’inagibilità del Palabianchini.

Di recente soluzione, invece, il caso della Top Volley che per gli stessi motivi burocratici da oltre un anno è costretta a disputare i propri incontri di campionato presso il Palasport di Cisterna: un esilio forzato che ha avuto come logica conseguenza il cambio di denominazione in Top Volley Cisterna e l’ormai prossimo spostamento del quartier generale della società proprio dal capoluogo pontino a Cisterna. 

Tre realtà sportive che nel tempo hanno portato in alto il nome di Latina, ma accomunate anche da problematiche che in passato hanno portato le rispettive proprietà a prendere in seria considerazione l’ipotesi di defilarsi: un’eventualità che comporterebbe, non solo dal punto di vista dell’immagine, un ingente danno alla città.

Articolo a cura di Diego Rocci

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