Il bullismo a scuola: classificazione tra bulli e vittime.

Condividi con:

L’argomento portante del precedente scritto si è incentrato sull’analisi del bullismo nelle sue caratteristiche generali. Nell’articolo odierno, invece, l’attenzione è rivolta all’esame specifico degli atti di bullismo che molto spesso si manifestano all’interno dell’istituzione scolastica.

In primis, si possono riconoscere due forme differenti di questo fenomeno che prendono il nome rispettivamente di bullismo diretto e bullismo indiretto.

Il primo si manifesta attraverso esplicite prepotenze fisiche o verbali che il bullo attua nei confronti della vittima e, la maggior parte delle volte, è proprio l’evidenza del comportamento che nepermette una sua facile individuazione.

Il secondo, invece, tende a manifestarsi in forma implicita e si verifica quando il bullo, e il gruppo dei pari da cui lo stesso è sostenuto, non affronta direttamente la vittima, ma agisce diffondendo voci o pettegolezzi sul suo conto (i quali inevitabilmente influiscono anche sulle sue future relazioni sociali). Oltre a ciò, mette in atto comportamenti di esclusione dai luoghi di ritrovo o aggregazione dei pari comportando un pieno isolamento della vittima.

In relazione ai contesti analizzati si ricorda che il bullo è un soggetto solo all’apparenza sicuro di sé, in quanto la maggior parte delle volte cerca di dimostrare la sua supremazia prevaricando su un soggetto più debole.

I soggetti che possono essere eventuali vittime di bullismo sono molto spesso persone con disabilità, talvolta anche grave come nel caso dei soggetti autistici, o che hanno una bassa autostima di sé stessi.

I comportamenti che solitamente la vittima mette in atto possono classificarsi secondo tre tipologie:

Vittima passiva= la vittima tende ad isolarsi dal gruppo non rispondendo alle provocazioni.

Vittima provocatrice=  provoca lei stessa azioni aggressive nei suoi confronti.

Vittima collusa= per non rimanere esclusa dal gruppo accetta le provocazioni e quindi sottostà volontariamente ad atteggiamenti che ledono la sua persona.

Wow I documento di riferimento per la scuola sono le linee di orientamento per il contrasto al bullismo che impongono alla suddetta istituzione di individuare e, qualora possibile, fermare colui che volontariamente provoca effetti negativi sull’altro.

Articolo a cura di Ilaria Genovesi

Ti piace questo post?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.