ONWARD – OLTRE LA MAGIA

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Ian è un elfo adolescente, timido e goffo, mentre Barley è un giovane scapestrato, appassionato di miti e leggende, spesso in guai con la polizia a causa delle proteste contro le imprese edili che minacciano di cancellare le tracce del Passato, in cui la magia dominava la vita quotidiana. Nel giorno del suo sedicesimo compleanno, Ian riceve un inaspettato regalo da parte del padre, deceduto quando il ragazzo era solo un bambino. Come spiegherà la madre una delle ultime volontà dell’uomo erano quelle di consegnare il dono solamente quando entrambi i figli avessero avuto sedici anni. Scartato il regalo, i fratelli scoprono che il padre era uno stregone e che ha elaborato una formula magica per poter ritornare in vita per un giorno e poter così rivedere gli amati figli. Nonostante l’iniziale scettiscismo, Ian scopre di avere il potere magico per utilizzare il bastone e attivare la formula, ma a causa della sua inesperienza l’incantesimo fallisce e come risultato non solo ha riportato indietro le gambe del padre, ma ha distrutto la Gemma di Fenice, fondamentale per completare il rituale! Barley, però, sa dove poterla ritrovare e in groppa al minivan, Ginevra, i fratelli partono per l’importante missione.

Presentanto al Festival di Berlino 2020 e uscito nella sale americane il successivo marzo, Onward è stato l’ultimo film d’animazione Disney-Pixar circuitato, seppure per poco tempo, nella sale italiane a partire dal 19 agosto 2020 ed è ora disponibile sulla piattaforma Disney+. Candidato ai recenti “Golden Globe” come “Migliore film di animazione” – premio vinto invece da Soul  –, ora è in competizione per la stessa categoria per gli Oscar 2021.

Diretto e sceneggiato da Dan Scalon (Monster University) insieme a Jason Headley e Keith Bunin,  quest’opera ripropone un’ambientazione cara soprattutto agli appassionati di giochi di ruolo (o GDR)  che riesce a conquistare anche chi non lo sia. Seppure  siamo immersi in atmosfere fatasticheggianti, il cuore della storia è ispirato alla vicenda personale del regista che ha perso in tenera età la figura paterna e che, come Ian, ha sempre desiderato conoscere.

In “Onward” i due fratelli elaborano diversamente questo lutto, ma entrambi sentono la mancanza del padre al punto da intraprendere un viaggio molto pericoloso pur di riuscire a non farsi sfuggire l’unica possibilità di rivederlo.

Seppure ci siano delle scene molto toccanti, il film arricchisce la narrazione con momenti comici (la gang delle fate motocicliste è solo un esempio) e temi attuali. Meritevole di nota è il dialogo fra i due fratelli e l’agente di polizia Spencer dove si fa cenno alla comunità LGBT+ con molta naturalezza, contrariamente a tanti altri film dove risulta forzato e regolamentato dal politically correct. A tal proposito, in alcuni Paesi questa scena è stata censurata, optando per modificare il discorso con un sinonimo o, nei peggiori dei casi, vietandone proprio la visione non inserendolo nel catalogo.

Sono tanti i personaggi che si incontraranno nella quest, ma le funzioni principali sono raccolte in un unico personaggio: Barley. In termini tecnici, a livello di scrittura ogni personaggio di una storia (narrativa, teatrale o audiovisiva) interpreta una funzione/archetipo e questa può mancare, come essere assunta da uno solo. Barley è un personaggio ben scritto che risulta a momenti assurdo e ridicolo, in altri fondamentale. Con i suoi modi di fare spesso mette in imbarazzo Ian, che vorrebbe solo che scomparire e dire di non conoscere il tipo strano fissato con la Storia, eppure sarà proprio questa “fissazione” che caverà spesso fuori dai guai il nostro duo.

Ian grazie a quest’avventura apprenderà molto sulla magia, ma anche su di sé, imparando ad affrontare le proprie paure, e arriverà a riscoprire il proprio rapporto col fratello.

“Onward” è un altro film Disney-Pixar per adulti, proprio come “Soul”, rendendosi comunque piacevole anche per la visione di un pubblico di bambini. Non è una banale “animazione”, ma è un film sul lutto, l’amore e la famiglia che si unisce alla coda di altri titoli simili per tematiche come “Up” (2209) e “Coco” (2017).

Consigliata caldamente la visione!

VOTO: 10/10

Articolo a cura di Sara Paterniani

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