L’importanza dell’insegnante di sostegno.

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Se si analizzasse con attenzione lo sviluppo complessivo della realtà scolastica nel corso del tempo, si noterebbero tutti quei passi in avanti che pian piano sono stati attuati dalla scuola con l’intento di migliorare la qualità della vita di tutti gli alunni che la vivono. Una rivoluzione in tal senso riguarda la nascita dell’insegnante di sostegno.

 

Per l’esattezza l’insegnante di sostegno è a tutti gli effetti un docente, in possesso delle relative specializzazioni, che ha il compito specifico di favorire un corretto inserimento nella classe, e nella didattica, di alunni con bisogni speciali. 

Nato giuridicamente nel 1975 al giorno d’oggi tale ruolo ha acquistato sempre più valore fino a divenire un tassello di fondamentale importanza nella crescita non solo di alunni speciali, ma anche di quelli definiti “a sviluppo tipico.”

 

In particolare, affiancare ad un alunno in difficoltà una persona esclusivamente per lui è un carico di responsabilità che scuola e famiglia devono assumersi in quanto entrambi sono coinvolti nel processo di crescita e di sviluppo del bambino.

 

Inoltre, proprio l’individualizzazione dell’insegnamento permette al docente in carica di osservare attentamente sia le fragilità che i punti di forza degli alunni in modo da poter offrire loro un’esperienza didattica personalizzata. Nel particolare spesso nell’ambito scolastico si parla di PDP e PEI.

 

Il PDP si configura come un progetto educativo e didattico personalizzato, il quale si sviluppa sulla base delle potenzialità dell’alunno e sul quale sono definite tutte le strategie, e gli eventuali strumenti compensativi, atte a garantire il successo scolastico dell’alunno con bisogni educativi speciali (BES).

 

Il PEI, chiamato anche come “progetto di vita”, è uno strumento che si mette in atto quand’è presente una disabilità certificata. Questo viene compilato a cura della scuola, con la partecipazione dell’insegnante di sostegno, dei genitori e di tutti coloro i quali ruotano intorno alla dimensione speciale del bambino.

 

In conclusione riporto una frase a me cara che può essere collegata alla dimensione del sostegno: “Forse è questo insegnare: fare in modo che a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio.”
(Daniel Pennac)

Articolo a cura di Ilaria Genovesi

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