Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.

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Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.

(Daniel Pennac)

Leggere è un processo cognitivo complesso che necessita, per la sua effettiva riuscita, necessariamente di abilità primarie che devono essere sviluppate a priori. Colui che legge, infatti, è in grado di comprendere il significato di un testo scritto grazie allacapacità di collegare tra loro lettere, sillabe e parole conferendogli un senso anche in base ad un contesto di riferimento.

Dunque, leggere è un processo complesso, eppure qualsiasi bambino si avvicina ad esso come se fosse qualcosa di semplice e, soprtutto, speciale. Perché questo accade?

Come specifica Daniel Pennac nel suo libro Come un romanzo (1992) negli infanti l’amore per la lettura nasce spesso in concomitanza con lo sviluppo del linguaggio e la porta d’ingresso per questo mondo può essere aperta direttamente dai genitori. Svolgendo, infatti, il ruolo di narratore l’adulto è in grado di accompagnare il bambino in un universo contornato di fantasia nel quale quest’ultimo può imparare a capire sé stesso e ciò che lo circonda.

È, dunque, di fondamentale importanza leggere ai bambinirispettando sempre un andamento lento ed un tono di voce abbastanza alto da permettere,e facilitare, la comprensione delle varie parole.

Tornando al fulcro del discorso, il motivo principale per cui il bambino si avvicina alla lettura è solo uno: la curiosità. Nelle prime fasi dello sviluppo l’infante è spinto alla conoscenza tramite il desiderio della scoperta. Quando si avvicina alla pagina,scorgendo su di essa tutti quei simboli all’apparenza indecifrabili, non può far altro se non essere coinvolto all’interno di un vortice di conoscenza al cui culmine sarà presente l’esclamazione: “So leggere!”

Tutto questo, però, spesso si verifica solo nei primi anni della sua vita, quando la lettura è percepita come una conquista continua piuttosto che come un obbligo a cui non ci si può sottrarre. 

Il problema di questo cambiamento di prospettiva è legato all’ambiente scolastico in cui solitamente vengono richieste specifiche abilità di comprensione, con conseguente valutazione, che spingono il ragazzo ad associare la lettura ad un puro strumento valutativo.

Su tale questione si è espresso Pennac, formulando <<I DIRITTI IMPRESCINDIBILI DEL LETTORE>>. L’analisi degli stessi sarà affrontata nel successivo articolo, in modo da fornire un quadro generale riguardo l’importanza del leggere.

Articolo a cura di Ilaria Genovesi

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