Latina: la sede della Commissione Regionale Tributaria rischia la chiusura

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La carenza di magistrati e assistenti potrebbe causare la sua soppressione e il trasferimento delle attività presso la sede di Roma. Cecere, Cisl: «Le ripercussioni sarebbero fortemente negative per tutto il basso Lazio»

Il congelamento della Commissione Regionale Tributaria recentemente firmato dal Presidente facente funzioni della sezione di Latina fa presagire che tale provvedimento possa costituire l’anticamera della chiusura del presidio giudiziario. Quest’ultimo rappresenta l’organo di secondo grado e da diverso tempo si trova in una situazione di difficoltà per la carenza di magistrati e di assistenti; la chiusura della sede di Latina comporterebbe il trasferimento delle attività presso gli uffici di Roma, con un conseguente aggravio di costi per cittadini, imprese, professionisti e partite IVA. Per di più, oltre alle difficoltà logistiche è del tutto evidente che l’accentramento su Roma, aggiungendo un ulteriore accumulo di lavoro in una sede già sufficientemente oberata, si tradurrebbe in modo inevitabile in un allungamento dei tempi di risoluzione dei contenziosi.

Le ripercussioni per il basso Lazio che deriverebbero dalla chiusura sarebbero molteplici e tutte negative: la Provincia di Latina e quella di Frosinone infatti incidono fortemente sul volume di tutto il contenzioso del Lazio, con il loro carico di lavoro pari a quello di quasi tutte le provincie, compresa quella dell’area metropolitana di Roma. «La chiusura della sezione di Latina andrebbe a gravare pesantemente sull’azione dei professionisti sulla giustizia contabile, i quali oggi si rivolgono a Latina e che invece un domani dovrebbero fare la spola su Roma. Chiediamo alla politica di intervenire al più presto, affinché siano definite modalità e tempistiche di ripresa dell’attività ordinaria all’interno degli uffici giudiziari» ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl provinciale Roberto Cecere: «La sua chiusura penalizzerebbe la città pontina. Oggi la carenza di magistrati e assistenti non dovrebbe essere la ragione della soppressione della Commissione bensì, al contrario, uno stimolo per il suo potenziamento. Latina sembra dover essere destinata ad un lento oblio e noi non permetteremo che ciò accada».

Articolo a cura di Fabrizio Scarfò

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